Cartolina del Giorno (69): rumorose opinioni al vento

Mia carissima Cara,

questa volta sono stato via per tanto tempo, chissà se vorrò mai ritornare. L’animo umano è un luogo talmente sconfinato: è terribile viaggiarci a lungo, percorrendone fino al confine le strade, sempre più solitarie e impervie.

Non mi sei mancata, lo sai, e ogni giorno, nel quale mi allontanavo da te, facevo spazio al tuo sorriso lungo il percorso di questo mio cammino.

Ognuno, dell’oggi, ricorderà il bene e il male, l’assurdo e quel che furono questi giorni. Qualcuno, tra gli altri, raccoglierà fatti, numeri, persone; tramanderà la propria impressione. Certuni cercheranno di ricavarne lezioni per il futuro, al quale mai è servito il passato.

Io, invece, che sempre meno ho parole per tutto quanto è vano al mondo e al mondo stesso caro, conserverò poche, rare cose, come valori unici e assoluti: stelle infreddolite nella notte, illuminata da una bianchissima luna, per tanto buio; una mattina vestita a sposa da un innamorato gelido inverno; il cielo armato a scudo da un diafano azzurro, il quale tracciava sentieri rossastri tra le cupe nuvole all’orizzonte; cime innevate all’alba, dietro il raso della nebbia; la pioggia che ticchettava la lentezza del tempo sui tetti, gocce come nocche alle finestre.

Povero me matto, che odio le campane quali strumenti di tortura e, ti tali rumorose opinioni al vento, non mostro interesse più che l’ironia merita!

Perfino da così lontano, stammi bene ragazza mia, perché sempre te ne voglio.

Muove il Nero. Scaccomatto in due mosse

Questi Matti: esercizi pratici e teorici #4

Istruzioni per la risoluzione dei problemi: prima di ogni cosa assegnatevi un tempo; cercate poi di trovare la soluzione e scriverla senza l’ausilio di una scacchiera; se e quando risulterà difficile trovare la soluzione a mente, allora trasponete su una scacchiera e muovete i pezzi. Scrivete tutte le soluzioni e varianti.

In ogni esercizio Muove sempre il Bianco

Le soluzioni le troverete alla fine dell’articolo. Vi basta cliccare sul pulsante. Buon allenamento.

#10

La buona creanza

Ciò che manca in ogni epoca per sovrabbondanza, soprattutto in questa nostra così pasciuta dalla volgarità come segno distintivo, è la buona creanza. 

Tutte vacue forme si agitano in molti, mentre solo pochi conoscono che non esiste sostanza ove la forma manchi. Così, ogni buon cavaliere, si accerta sempre e per primo che la propria dama non corra pericoli.

#11

Donne vittoriose

Sono troppe le donne che inveiscono a torto contro la mala educazione degli uomini, distogliendo in tal modo l’attenzione dal fatto che gran parte esse hanno nell’educare i futuri maschilisti!

Rare e preziose sono coloro le quali dedicano il tempo a far divenire galantuomini i loro giovani virgulti. Un tale sostegno accresce il compito degli uomini e l’abnegazione messa in questo compito apre la strada a nuove generazioni di donne vittoriose.

#12

Vere conquiste

Bisogna essere davvero molti forti e di gran lunga grandi educatori dei propri istinti, per conquistare una donna lasciandole la libertà di muoversi a suo piacimento.

La fortuna di un simile antico cavaliere sarà quella della fedeltà più assoluta. L’abnegazione in simili conquiste è necessaria, prima o poi, ma della potenza del femmineo risplenderà la sua gioia. 

 

Cartolina del Giorno (68): con queste scarpe ai piedi

Mia Carissima cara,

le giornate di novembre, almeno qui, sono ammantate dal sole. Il cielo, alto e in compagnia di qualche nuvola errante, è terso. Al mondo, insomma, come puoi constatare anche tu, non importa poi nulla che gli uomini si siano chiusi in casa.

Penso, spesse volte, che questo sia un bene in fondo. Questo animale terribilmente egocentrico è capace di inventare e ignorare, allo stesso tempo, ogni sua responsabilità. Il consorzio di questi esseri, come ogni sorta di vita animale del resto, così gretti e meschini, perché non altro è dato d’essere, i quali per giunta se ne stanno a pontificare sul loro essere di natura divina, mi ha sempre disgustato.

Basterebbe, una volta per tutte, imparare che un sistema nervoso non pensa, reagisce soltanto a degli stimoli, per capire molto di tutta la storia umana e di come essa sia destinata, ostinatamente, a ripetersi.

Con queste scarpe ai piedi, ogni mattina, povero me matto, nell’agghiaccio bianco dell’alba arancio, ascolto di Josef K, e se non ti incontro è perché altrove è troppo lontano.

Stammi bene, perché sempre te ne vorrò.

Il Nero muove. Scaccomatto in due mosse