Cartolina del Giorno (55): la vittoria sull’ego

Mia Carissima cara,
i giorni di marzo, alla fine, hanno cominciato a ripetersi nella loro eccezionalità. Quello che sembrava un tempo indefinito e breve al trascorrere, è diventato realtà quotidiana e la scadenza una liberazione ogni giorno più lontana da venire.
Ho dovuto inventarmi delle azioni da compiere, per riempire lo spazio del mio appartamento; per intonare l’assenza del rumore; per restituire alla vita il senso d’ogni singola giornata. Ho costruito, tra le altre cose di cui per ora non faccio parola, un mondo virtuale nel quale i bambini hanno ripreso a seguire le lezioni e giocare e far tornei. Non ero ancora pronto a tanto frastuono d’energia, ma ho dovuto e ne sono fiero, seppure tanta stanchezza mi ha portato in giorni in cui la mia salute non si prestava ad essere così forte.
La disciplina, ai matti come me, non è affatto un peso, come ai più generalmente appare. Dobbiamo vincere noi stessi ogni giorno in cui apriamo gli occhi sul nostro sconfinato e disordinato ego.
Stammi bene, ragazza mia, perché sempre io te ne vorrò.

Muove il Nero. Scaccomatto in 2 mosse!

Cartolina del Giorno (54): sogni infranti

Mia Carissima Cara,
comincia a non fare più tanto freddo. Non è, in verità, stato troppo rigido, l’inverno, quest’anno.
Sta già arrivando la primavera intanto. Immagina, ragazza mia, quanto dovrà sentirsi offesa d’un’accoglienza tanto fredda. Dovrà bussare, ad una ad una, alle porte degli uomini, chiuse dalla paura e dall’obbligo cittadino!
Aveva proprio ragione quello scrittore di cui, in questo momento, non ricordo il nome: “Il mondo è fatto per finire in un bel libro!”
Davvero, mia cara, la fantasia degli uomini, davanti alla realtà, è un mondo che partorisce l’esistenza: l’immaginazione invera ed avvalora realtà sconosciute persino all’esistenza del mondo!
Saranno, povero me matto, questi giorni di libertà assoluta dagli asservimenti che mi portano a queste riflessioni… Oppure è la mancanza di cose nuove di cui parlarti, da raccontarti – Come faccio a parlare di te e di me, ora, che siamo infranti?
Stammi bene, perché io te ne voglio.

Muove il Bianco. Scaccomatto in due mosse!

Un’avventata Siciliana: imparare dalle partite

Le partite non ci raccontano soltanto i nostri errori. Questi sono solo la conseguenza del nostro essere in quel momento e, più in generale, del nostro essere ed apparire agli altri sempre.
Capita che a volte ci si trovi in certe situazione per delle scelte sbagliate. Il difficile, allora, diventa ammetterlo ritornare sui propri passi. Stare calmi e riorganizzare le nostre idee. Magari non avventurarci ancora, con la veemenza tutta giovanile, nel cercare miglior fortuna o sorprendere il fato che, stupito da tanta mala caparbietà, si lascia vincere dalla nostra avventatezza.
Prima di lasciarvi alla partita, dopo attenta riflessione e studio, abbiamo deciso di cambiare il metodo di presentazione delle partite. Vi forniamo, quindi, il modo migliore per poter leggere con profitto questa rubrica. Prima di ogni cosa vi suggeriamo, nonostante il visore interattivo, di prendere una scacchiera e seguire l’andamento della partita. Non appena, in secondo luogo, vi viene indicato di avere la mossa, trovatela e scrivetela su un foglio e poi continuate la partita. Solo dopo essere giunti alla conclusione della partita, alla fine, potete ritornare sui momenti critici e scoprire le soluzioni cliccando sul bottone nella didascalia della posizione.
Come sempre, buona partite e buon allenamento!
 
Soluzione:

4. Ae2
Soluzione:

9. De2
Soluzione:

15. Cb3
Soluzione:

16. …; Cd5

Cartolina del Giorno (53): l’emergenza della bellezza

Mia Carissima cara,
il rumore di sottofondo degli uomini in affanno non si sente più. Si ascolta a meraviglia il respiro del mondo, che molti, forse troppi, avevano dimenticato essere il protagonista delle nostre vite.
Io penso a te, ti dico costantemente, come una sentinella dell’anima, che andrà tutto bene e quando questo finirà ti abbraccerò forte. Faccio, poi, di necessità virtù. Tutte le mie attività lavorative ed i miei impegni con i ragazzi sono interrotti. Ho un tempo indefinito da riempire con delle azioni, con delle idee: stanotte ci pensavo e ne facevo un calendario accurato. Lo so, mia cara, che non basta e che la noia dei giorni ci porterà a perderne molto altro di tempo. Il momento, tuttavia, sembra quello giusto per imparare che dal rispetto delle regole nasce la disciplina e da questa abitudini più sane e forti.
Mi mancano i miei viaggi, a me matto, che volevo rubare tutta la bellezza dei posti del mondo per raccontarla a te, quando tra il mio stupore avrei posseduto la chiave del tuo cuore e nei tuoi occhi avrei trovato ogni paesaggio in unico luogo.
Stammi bene, perché io te ne vorrò.

Muove il Bianco. Scaccomatto in due mosse!

Cartolina del Giorno (52): la malinconia della lontananza

Mia Carissima Cara,
oggi è domenica. Oggi è una bella giornata, il cielo è blu ed il sole alto. Si respira, tuttavia, un’aria di irrealtà e negli occhi delle persone si legge tutta l’incredulità d’essere per una volta i protagonisti di un romanzo di Saramago.
Fin dal mattino, mia cara, è stato così. Fin da quando per le strade e la piazza non è rimbombato nessuno strillo di fastidiosi bimbi. Delle restrizioni, sai, non soffro: io e te non amiamo la socialità come la maggior parte la intende e del resto, poi, ognuno se ne fa le proprie ragioni. Del non poterti dire guardandoti negli occhi “come stai”, del non poter vedere la tua bocca rassicurarmene… Povero me, ne diventerò matto!
Stammi bene, perché sempre te ne voglio.

Muove il Bianco. Scaccomatto in due mosse!