Inesorabili Scoperte: imparare dalle partite

Nasci e sono tutti intorno a te a dirti quanto sia bella la vita e come ne valga la pena che sia vissuta fino in fondo. Continuano, inoltre, a ripeterti che è un dono prezioso.
Cresci a questo modo: convinto che tutto ti sia dato (nei tempi odierni persino dovuto) e non comprendi come mai quel regalo ferisce e fa male. Perché nessuno ti aveva mai detto che la vita possiede le unghie e graffia forte?
Succede, allora, che ti arrendi mentre sei alla ricerca di quella meravigliosa vita che ti avevano descritto e promesso: passando da una esperienza all’altra, non raccogliendone i frutti, perché questa non era quella vita e deve essere, quindi, la prossima la sola dove il nostro valore sarà apprezzato (in tempi non di oggi avvalorato).
Capisci tardi, tra le memorie a pezzi delle tue esperienze più dolorose, che cattivi maestri, con il pessimo gusto della protezione, mentivano sulla vita. La vita, questo raro intrigo di forza, esperienza e immaginazione è lotta arcigna. Le cicatrici che ti lascia sono combinazioni insanguinate, senza alcuna strategia.
Impari a questo modo, asciugandoti le lacrime, che la resa fin quando c’è da lottare non è contemplata se la bellezza vuoi negli occhi; che ogni vero dono non è altro che una conquista.
Vi ricordiamo che questo luogo non è per Scacchisti esperti, ma per principianti che vogliono migliorare il proprio gioco. Il nostro consiglio rimane sempre quello di guardare prima l’intera partita, successivamente prendete scacchiera, pezzi, carta e penna.



Tocca a te per quale motivo il Bianco non difende il Pedone? 

Nome Testo:


Il Nero non può prendere il Pedone ora perché a 11…; Cxd4 seguirebbe 12. Cxd4 e se 13 Dxd4; Ab5+ (ma non Ag6? come vedremo in seguito) con guadagno della Regina grazie all’attacco di Scoperta.


Tocca a te. Può il Nero prendere in b2?

Nome Testo:

La risposta è no. Infatti il pedone in b2 risulterebbe avvelenato dopo 12….; Dxb2 seguirebbe infatti 13. Ca4 e la Donna nera rimane intrappola!.


Tocca a te, cattura il pedone e dimostra che il Nero ha avuto torto ad abbandonare alla mossa 14!

Nome Testo:

In partita dopo 12. …; Cxd4 13. Cxd4; Dxd4 14. Ag6??; … il Nero ha abbandonato perché come il Bianco ha fermato il calcolo ed ha pensato che questo attacco di Scoperta facesse perdere la Donna. Invece dopo 14. …; hxg6 15. Dxd4; Axh2+ 16. Rh1; Ae5+ ed è il turno del Nero a fare un Attacco di Scoperta, in questo caso uno Scacco di Scoperta, vincente!


Sliding doors di un Mediogioco: imparare dalle partite

Simili ai viaggiatori per caso, attraversiamo la nostra vita: non avevamo programmato nessuna meta, non avevamo organizzato nessuno specifico itinerario. Assomigliamo, in effetti, più a fuggiaschi che a dei veri e propri viaggiatori.
All’inizio appare tutto molto semplice. Tutti ti dettano le regole e ti danno consigli e ti instillano principi, dicendoti che ti serviranno in futuro. Tu, recalcitrante, ascolti, disubbidisci e poi li metti in pratica. Ecco che, finalmente, tutto sembra andare bene, ora la strada ti si mostra in tutta la sua bellezza di luoghi da scoprire, fino a quando non giungi nel mezzo del cammino. Senza un Virgilio, allora, e con una bussola che sai di aver nascosto da qualche parte devi scegliere il tuo itinerario. Tra tutte quelle strade candidate, tu lo sai, solo una diventerà quello che sei!
Sono così le partite a scacchi di noi principianti. Quante volte ci capita di giocare bene, anzi meglio, per poi stringere la mano al nostro avversario da sconfitti! La cosa più difficile da accettare, che va sempre ricercata, è che la strada alla sconfitta l’abbiamo intrapresa noi, mentre potevamo ben prenderne altre verso la vittoria. E’ quello che succede in questa partita, dove il Bianco dalla strada della vittoria, cambia direzione e va diritto fino alla sconfitta!
Il nostro consiglio rimane sempre quello di guardare prima l’intera partita, successivamente prendete scacchiera, pezzi, carta e penna. Quando vi troverete in quel luogo inventato dagli dei, tra il principio e la fine: scegliete chi volete diventare.



ESERCIZIO 1
 

ESERCIZIO 2



ESERCIZIO 3

Un’avventata Siciliana: imparare dalle partite

Le partite non ci raccontano soltanto i nostri errori. Questi sono solo la conseguenza del nostro essere in quel momento e, più in generale, del nostro essere ed apparire agli altri sempre.
Capita che a volte ci si trovi in certe situazione per delle scelte sbagliate. Il difficile, allora, diventa ammetterlo ritornare sui propri passi. Stare calmi e riorganizzare le nostre idee. Magari non avventurarci ancora, con la veemenza tutta giovanile, nel cercare miglior fortuna o sorprendere il fato che, stupito da tanta mala caparbietà, si lascia vincere dalla nostra avventatezza.
Prima di lasciarvi alla partita, dopo attenta riflessione e studio, abbiamo deciso di cambiare il metodo di presentazione delle partite. Vi forniamo, quindi, il modo migliore per poter leggere con profitto questa rubrica. Prima di ogni cosa vi suggeriamo, nonostante il visore interattivo, di prendere una scacchiera e seguire l’andamento della partita. Non appena, in secondo luogo, vi viene indicato di avere la mossa, trovatela e scrivetela su un foglio e poi continuate la partita. Solo dopo essere giunti alla conclusione della partita, alla fine, potete ritornare sui momenti critici e scoprire le soluzioni cliccando sul bottone nella didascalia della posizione.
Come sempre, buona partite e buon allenamento!
 
Soluzione:

4. Ae2
Soluzione:

9. De2
Soluzione:

15. Cb3
Soluzione:

16. …; Cd5

Una Timida Francese: imparare dalle partite

Succede agli scacchisti, come ai turisti, di fermarsi ad osservare altri luoghi, diversi dalle loro mete.
Quando questo accade, dobbiamo spesso fermarci e cambiare punto di vista: non si conosce nessun luogo se non si comprende l’anima che lo ha reso quel che è.
A volte, poi, quasi riesce difficile riconoscere in quale luogo ci si è sperduti. In alcune partite, infatti, ci sembra di non aver commesso errori e poi una valanga di mosse forti ci sommerge e non capiamo quando abbiamo preso una strada così pericolosa!
Nella partita qui riproposta e giocata da amici scacchisti, succede al Bianco di perdere senza aver commesso errori apparenti. In realtà ciò che decide la partita è l’iniziativa: concetto che indica generalmente chi ha in mano le redini del gioco.
A Scacchi chi ha l’iniziativa è chi attacca e chi attacca può permetterselo perché ha i pezzi più attivi. Iniziativa ed attività dei pezzi sono, quindi, strettamente collegati!
Vi ricordo che questo luogo non è per Scacchisti esperti, ma per principianti che vogliono migliorare il proprio gioco. Buona lettura e buon esercizio. Vi suggeriamo di trovare prima le soluzioni e scriverle, in un secondo tempo cliccate sul quadrato in basso a destra, per aprire in una nuova finestra la partita e poter cosi vedere le soluzioni ai vari momenti critici.

Dalla Spagna con Errore: imparare dalle partite

Ci sono luoghi nel cuore di uno scacchista che diventano semplici partite. Sono quelle che hanno fatto di un torneo una domenica splendida o da dimenticare!
Per un principiante che vuole migliorare il suo gioco e che ha l’ambizione di aspirare ad un perfezionamento, le proprie partite diventano come quei vecchi album di fotografie di una volta. Le si porta all’amico e si racconta per filo e per segno cosa ha preceduto lo scatto, cosa ne è seguito e il ricordo vivido riaffiora in una esperienza rivissuta.
Questo accade a coloro che analizzano, prima o dopo le proprie partite! Questo è compito di un buon giocatore ma, sopratutto, buon istruttore che deve dall’esperienza estrarre le memorie sulle quali costruirne di nuove e più solide.
Avviso ai naviganti, la partita e gli esercizi ad essa allegati non sono per “esperti” e navigati giocatori, da torneo o di Club. Questo è un luogo per chi da dilettante vuole imparare a diventare uno scacchista.
Buona lettura e buon esercizio. Vi suggeriamo di trovare prima le soluzioni e scriverle, in un secondo tempo cliccate sul quadrato in basso a destra, per aprire in una nuova finestra la partita e poter cosi vedere le soluzioni ai vari momenti critici.