Cartolina del Giorno (66): il predicato del possesso

Mia Carissima Cara,

la stagione del silenzio è sopraggiunta inattesa, senza bussare alla porta si è seduta sul divano, a farmi compagnia. Nel suo specchio argenteo e freddo, i miei pensieri si sono fatti più lucidi, meno impazienti di confessare, forse più saggi.

Si sono zittiti, altresì, tutte le vanitose ragioni d’esistere dell’io, difronte alla bellezza del mondo che, per strada, si mostrava ornato dei suoi più ordinari panorami.

Ora lo so, e vorrei poterlo dire alle tue mani, non mi manchi, perché questo è il predicato del possesso. Quel che mi manca, riflesso nell’alba d’ogni mattino, è  quel che accade quando io e te siamo.

Oggi piove, piano e senza mai smettere. Il cielo grigio avvolge e colora d’autunno il giorno. Me ne starò in un angolo di casa, me matto, a leggere un buon libro, a guardare un vecchio film, aspettando che il silenzio alle parole si confidi.

Muove il Nero. Scaccomatto in due mosse!