Cartolina del Giorno (65): un giuoco antico

Mia carissima Cara,
in piscina, mentre nuoto, posso vedere soltanto un soffitto grigio in sostituzione del cielo, che a sprazzi si riflette sulle cornee, tra gli spruzzi dell’acqua, dai finestroni. Penso a forza di bracciate, in questo luogo così inospitale e gentile, allontanando la fatica, scivolando sull’acqua. Felice, è il momento in cui dimentico tutto.
Quanti giorni sono trascorsi dall’ultima volta che la tua voce ha riempito l’aria che mi circonda? Non lo so…controlla il respiro…47, ancora dieci dai. Il cuore si strugge contando vani numeri, che mai colmano o significano la tua assenza.
Questo nostro giuoco, che nessuno insegna e ognuno imparare anela, è antico tanto. Mai si esaurisce questa umana ricerca nella imperfezione! Noi che siamo moderni, prima ancora che saggi, per sottrazione ci è dato conoscere, mai incontrando, in così continuo errare, la Verità.
Io, intanto, ad ogni risveglio ti auguro il buongiorno, mentre indosso il mio più vero sorriso, sardonico. Con te mi confronto per tutto il giorno, finché arriva la sera. Povero matto, rimango a guardar stupito le stelle, e mentre mi raggiunge la tua buonanotte sogno di ricominciare l’indomani, come ieri, come oggi, come sempre.

Buongiorno, amore mio.
Muove il Bianco. Scaccomatto in due mosse.

Cartolina del Giorno (64): a perdifiato

Mia carissima Cara,

nel silenzio di questi interminabili giorni si sono smarriti innumerevoli attimi di vita, tenuti insieme dal mio animo errante nella marea della noia.
Ho camminato, ho corso, ho nuotato… a perdifiato. Ho ascoltato il mio corpo, ho lasciato che i miei pensieri si distendessero sul lenzuolo stellato dei miei sogni.
Per troppo tempo ho avuto disgusto per tutti i politici, che hanno reso questa Nazione uno zimbello. Con la maturità, tuttavia, si impara a vedere con gli occhi della saggezza e non con quelli del cuore, che tutto annebbia. Il disgusto lo meritano tutte quelle persone che mettono simili buzzurri su un piedistallo!
Questo vogliono, il popolo, una Italia corrotta e corruttibile, priva di merito e ricca di voti di scambio, soprattutto amica degli “amici”.
Vogliono il potere del cane: abbaiare sempre più forte e mordere gli altri per diffondere la rabbia!
Ho riso tanto, amore mio e tu non mi hai mai lasciato, neppure per un solo istante.
A chi importa se io soltanto conosco l’importanza di raccontarmi a te? Mi basta, me matto, a dispetto di tutto quel che la folla pensa e persino tu!
Stammi bene, perché sempre te ne vorrò.
Il Nero Muove. Scaccomatto in due mosse!
(NB: la casa dove è posto il Re Bianco è la a8)